DIPENDENZE PATOLOGICHE

L’area delle dipendenze patologiche è sicuramente molto ampia e vasta, dal momento che racchiude le più svariate forme di “comportamento dipendente”.

Per “dipendenza” si intende un’alterazione del comportamento, ogni qual volta questo si tramuti da semplice abitudine, in una ricerca esagerata e patologica del piacere attraverso strumenti , sostanze o comportamenti che sfociano nella condizione patologica. La persona dipendente perde ogni possibilità di controllo sull’abitudine.

La forma più pericolosa di dipendenza è quella da sostanze stupefacenti e/o alcool; inizialmente, l’uso di queste sostanze dà alla persona la sensazione e l’illusione di aver sotto controllo la situazione, e cioè, che in realtà,  possa interromperne l’utilizzo in qualsiasi momento.
Un uso occasionale di sostanze e alcool (fenomeno sempre più frequente e dilagante, soprattutto nei giovani), ad esempio nel fine settimana, come forma di “sballo”, viene sempre più considerato come una “normale forma di divertimento”. Tuttavia, ben presto, si innesca una necessità irrefrenabile e frequente di assumere la sostanza, che diventa per la persona il pensiero primario (dipendenza psicologica); a questo punto, da un utilizzo occasionale, questo si intensifica, con un trend sempre più crescente, e la persona si trova ben presto ad un consumo quasi quotidiano, perdendo la lucidità e la capacità di valutare tutte le conseguenze negative dovute alla dipendenza, tra cui anche il bisogno di ricevere delle cure.
Le principali sostanze d’abuso sono: alcool, cocaina, cannabis, eroina, droghe sintetiche (ecstasy, amfetamine e “pasticche”).

Le conseguenze della dipendenza da sostanze, in realtà, si ripercuotono fortemente sia sul piano fisico-medico, comportando notevoli danni al Sistema Nervoso Centrale (morte di cellule del cervello) e rischi di malattie (epatiche, cardio-circolatorie, infettive, etc.); sia sul piano psicologico, inducendo spesso a sintomi della sfera ansioso-depressiva (attacchi di panico, stati depressivi, eccessiva irritabilità/aggressività), ma anche a fenomeni dispercettivi (deliri paranoidei, allucinazioni); sia sul piano sociale, comportando importanti compromissioni a livello relazionale ma anche lavorativo-economico.

Per tale motivo, è fondamentale agire in modo preventivo, ed interrompere le condotte di abuso quanto più tempestivamente possibile, per ripristinare un normale stile di vita, e questo è possibile, con il dovuto supporto clinico.

Altre forme di dipendenza patologica

Esistono, poi, altre forme di dipendenza patologica, il cui meccanismo di base è il medesimo di quanto poc’anzi descritto, che trasformano la vita di una persona  in una vera e propria “schiavitù”. Spesso, queste forme di dipendenza risultano molto subdole ed insidiose, non trattandosi di qualcosa di illecito/illegale, e danno alla persona l’idea che si tratti di semplici “manie” o “abitudini particolari”.

Tra queste dipendenze troviamo infatti:

  • la dipendenza da cibo, come quella da zuccheri o da cibo in generale (binge eating), che si può manifestare in molte sfaccettature diverse, prima di trasformarsi in un vero e proprio disturbo clinico (bulimia);

  • la dipendenza da gioco (gioco d’azzardo patologico), fenomeno che negli ultimi anni sta aumentando a dismisura, anche a seguito dell’ampia diffusione e legalizzazione di varie forme di gioco (online, slot-machine) e che è sempre più causa di “dilapidazione di patrimoni”;

  • la dipendenza da tecnologia, come televisione, internet e  videogiochi;

  • la dipendenza da sesso, come la dipendenza sessuale o la  masturbazione compulsiva;

  • la dipendenza da lavoro (work-a-holic);

  • la dipendenza da shopping (shopping compulsivo).

La caratteristica che accomuna tutte queste forme di dipendenza, resta, quindi, il bisogno spasmodico di ricevere una gratificazione immediata, che cela solitamente un bisogno più inconscio e profondo.

Il lavoro terapeutico, di norma affrontato con interventi individuali o di gruppo, si prefigge l’obiettivo di aiutare la persona a superare l’ossessiva percezione del bisogno della sostanza e/o comportamento patologico da cui è dipendente, ed identificare nuove strategie per raggiungere il proprio benessere ed una gratificazione più duratura e stabile.