Le “cicatrici” degli avvenimenti più dolorosi, non scompaiono facilmente e molte persone continuano, anche dopo molto tempo, a soffrire di sintomi che ne condizionano il benessere e impediscono loro di riprendere una nuova vita.

L’EMDR è un metodo psicoterapeutico strutturato che facilita il trattamento di diverse problematiche legate soprattutto a eventi traumatici e ad esperienze emotivamente stressanti.
Il termine EMDR deriva dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, ossia Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari.
Consiste in un approccio interattivo e standardizzato, scientificamente comprovato da numerosissimi studi randomizzati controllati condotti su pazienti traumatizzati e documentato in centinaia di pubblicazioni che ne riportano l’efficacia per diverse problematiche incluse la depressione, l’ansia, le fobie, il lutto acuto, i sintomi somatici e le dipendenze. Nel lasso di trent’anni dalla sua scoperta, ad opera della ricercatrice americana Francine Shapiro, l’EMDR ha ricevuto più conferme scientifiche di qualunque altro metodo usato nel trattamento dei traumi.

L’efficacia dell‘EMDR è stata dimostrata in tutti i tipi di trauma, sia per il Disturbo Post Traumatico da Stress che per i traumi di minore entità. Presenta inoltre un’efficacia neurobiologica provata, poichè le scoperte in questo campo confermano l’associazione tra i risultati clinici di questa terapia e alcuni cambiamenti a livello delle strutture e del funzionamento cerebrale.

Il metodo è pienamente riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati ed è approvato dal nostro Ministero della Salute. In Italia è ufficialmente somministrato, attraverso personale formato in modo specialistico, in situazioni di emergenza (ad esempio nel terremoto del Centro Italia nel 2016), in diverse istutizioni pubbliche (tra cui Aziende Ospedaliere, Polizia di Stato, Protezione Civile), oltre che in contesti psicoterapeutici individuali pubblici e privati per la cura di diverse forme di sofferenza associate a ricordi traumatici.

 

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A livello pratico, utilizzando un protocollo strutturato il terapeuta guida il paziente nella descrizione dell’evento traumatico, aiutandolo a scegliere gli elementi disturbanti importanti. La tecnica si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica ed è una metodologia completa che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destra/sinistra (tattile, acustica) per trattare disturbi legati direttamente a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo. Il paziente rimane cosciente durante tutto il periodo della narrazione e contribuisce in modo attivo al percorso di rielaborazione.

Dopo una o più sedute di EMDR, i ricordi disturbanti legati all’evento traumatico hanno una desensibilizzazione, cioè perdono la loro carica emotiva negativa. Il cambiamento è generalmente rapido, anche se sono passati tanti anni dall’evento.
L’immagine del ricordo negativo cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi negativi in genere si attutiscono o spariscono, le emozioni e le sensazioni fisiche negative legate all’evento disturbante si riducono di intensità. Il ricordo non viene dimenticato ed è comunque accessibile alla memoria, tuttavia in seguito al trattamento il paziente può vedere l’evento disturbante e se stesso da una nuova prospettiva. Ciò consente, infine, di adottare comportamenti maggiormente adeguati e funzionali al raggiungimento del benessere psicologico.

Dal punto di vista clinico e diagnostico, il trattamento elimina la sintomatologia tipica del disturbi correlati ai traumi, quindi, in seguito allo stesso, non si riscontrano più gli aspetti di intrusività dei pensieri e ricordi, percepiti come pericolo. Le sensazioni fisiche negative legate al ricordo spariscono dopo l’elaborazione, i pericoli reali vengono distinti da quelli immaginari condizionati dall’ansia.

Il passato viene “restituito al passato”: l’esperienza traumatica viene vissuta in modo maggiormente distaccato, il ricordo negativo viene sentito come lontano e non più disturbante.

La terapia EMDR ha come base teorica il modello AIP (Adaptive Information Processing) che affronta i ricordi non elaborati che possono dare origine a molte problematiche. Secondo l’AIP, l’evento traumatico vissuto dal soggetto viene immagazzinato in memoria insieme alle emozioni, percezioni, cognizioni e sensazioni fisiche disturbanti che hanno caratterizzato quel momento. Tutte queste informazioni immagazzinate in modo disfunzionale, restano “bloccate” all’interno delle reti neurali e incapaci di mettersi in connessione con le altre reti con informazioni utili. Le informazioni “bloccate”, non potendo essere elaborate, continuano a provocare disagio nel soggetto, fino a portare all’insorgenza di patologie come il disturbo da stress post traumatico (PTSD) e altri disturbi psicologici.

L’obiettivo dell’EMDR è quello di ripristinare il naturale processo di elaborazione delle informazioni presenti in memoria per giungere ad una risoluzione adattiva delle memorie traumatiche attraverso la creazione di nuove connessioni più funzionali. Al termine della seduta di EMDR, l’esperienza è usata in modo costruttivo dalla persona ed è integrata in uno schema cognitivo ed emotivo positivo.

Attraverso il trattamento con l’EMDR è dunque possibile alleviare la sofferenza emotiva, permettere la riformulazione delle credenze negative e ridurre i sintomi psicosomatici disturbanti.

Ad oggi più di 120.000 clinici in tutto il mondo usano questa terapia. Milioni di persone sono state trattate con successo negli ultimi anni.

Per poter utilizzare l’EMDR è necessario che lo psicologo psicoterapeuta consegua un’ulteriore e documentata formazione specifica e specialistica.

Gli psicologi del Centro Sinergia sono abilitati all’utilizzo di tale strumento.