Il corpo e la mente sono due realtà in stretta connessione e in continua influenza reciproca. È ormai largamente condivisa l’opinione che il benessere fisico abbia una ricaduta su quello psicologico e che, a loro volta, le emozioni e gli affetti abbiano delle ricadute, positive e negative, sul nostro corpo. La considerazione dell’origine mono-causale dei disturbi, siano essi fisici o psicologici, è ampiamente superata dalla considerazione di influenze e fattori multipli biologici, psicologici e sociali.

La psicosomatica si occupa della complessa connessione tra corpo e mente, considerando l’influenza che gli affetti e le emozioni hanno sul corpo e sulle sue reazioni. Quando un individuo non è in grado di riconoscere i propri bisogni e un conflitto psichico non è più gestibile a livello mentale, può accadere che sia spostato sul corpo.
Tra i fattori che predispongono a questo tipo di dinamica ci sono i ritmi di vita serrati con scarsi tempi di recupero, un’alimentazione scorretta, l’utilizzo massiccio di farmaci e il fatto di vivere in luoghi a elevata industrializzazione.

Ma quali sono le più comuni manifestazioni psicosomatiche? Ecco un elenco generico:

  • disturbi dell’alimentazione: in particolare anoressia e bulimia

  • sintomi a carico del sistema gastrointestinale: in particolare ulcera, gastrite, reflusso gastro-esofageo, sindrome del colon irritabile

  • disturbi dermatologici: come dermatite atopica, psoriasi, iperidrosi, prurito, orticaria

  • disturbi e sintomi respiratori: per esempio asma, dispnea, singhiozzo

  • disturbi e sintomi a carico del sistema muscolo-scheletrico: per esempio cefalea, crampi, torcicollo, mal di schiena

  • disturbi e sintomi a carico del sistema genito-urinario: impotenza, enuresi, dolori mestruali

  • indebolimento del sistema immunitario: herpes, candida, cistite, ecc…

  • sintomi a carico del sistema cardiocircolatorio: in particolare ipertensione arteriosa, aritmie, tachicardia, algie precordiali.

 Le teorie sull’origine dei disturbi psicosomatici sono numerose. Secondo un’opinione comune è lo stress alla base di questi disturbi. Quando risposte emozionali e affettive molto intense vengono a lungo trattenute e non trovano, da parte dell’organismo e della psiche, una corretta via di espressione, l’accumulo rende l’individuo più vulnerabile, riducendo le sue naturali difese.

Il paziente psicosomatico è, spesso, una persona che ha difficoltà ad esprimere emozioni quali la rabbia, la tristezza o la paura e trattiene questi vissuti fino ad averne una ricaduta dal punto di vista fisico, non riuscendo, spesso, a collegare il proprio sintomo psicosomatico con un’emozione che non ha la capacità di identificare e di esprimere.

È fondamentale, in terapia, aiutare la persona a dare un nome alle proprie emozioni, per apprendere, in seguito, un modo sano per esprimerle.