Un luogo comune molto frequente, è l’idea che una delle attività peculiari dello psicologo (dopo aver letto nella mente!) sia quella di interpretare i sogni.
Questa idea non è del tutto errata, dal momento che l’interpretazione dei sogni è effettivamente una delle tecniche più utilizzate da chi pratica una psicoterapia psicodinamica basata sul modello teorico freudiano e post-freudiano. Una delle opere di Freud più note al pubblico è proprio “L’interpretazione dei sogni” (1900). Questa tecnica oggi, rivisitata, inizia ad essere utilizzata anche da altre scuole di pensiero, come quella cognitivista, ma non tutti gli psicoterapeuti si avvalgono di questa pratica ed è quindi erroneo pensare che qualunque psicologo o psicoterapeuta sia formato al suo utilizzo.
L’erroneità di questa credenza sta, inoltre, nel pensare che a partire da un sogno, completamente decontestualizzato, in mancanza di informazioni e conoscenza della persona che l’ha prodotto, lo psicologo possa arrivare ad interpretazioni efficaci e attendibili sulla persona; per tale motivo, non stupisce l’ampia diffusione di “dizionari dei sogni” dove, ciascun elemento sognato viene associato ad un significato univoco e aprioristico (quante volte è capitato di sentire che “sognare i denti porta malissimo!”), ma questo è quanto di più lontano dalla tecnica terapeutica dell’interpretazione dei sogni.