Una credenza, nonché paura, molto diffusa rispetto all’uso di sostanze stupefacenti, è che il primo passo che conduca, poi, al drammatico tunnel della dipendenza da droghe sia, appunto, l’utilizzo di cannabis (spinello). La questione è, sicuramente, molto delicata e va trattata con la dovuta cautela.
Infatti, da un lato possiamo affermare che, no, quello “dallo spinello al buco” non è un percorso inevitabile, e cioè chi fa uso di cannabis non giunge “per forza e in ogni caso” ad un uso di altre sostanze stupefacenti, come cocaina, eroina o altre droghe sintetiche; questo, d’altro canto, non significa legittimare o sminuire quelli che sono gli effetti dannosi della cannabis, che, come qualunque altra sostanza psicoattiva, agisce sul cervello causando perdita e morte dei neuroni. Devono, pertanto, intercorrere numerosi fattori di rischio, molto complessi ed articolati, di tipo biologico, psicologico e sociale, che insieme, possono indurre una persona ad abusare di altre droghe che creano, poi, uno stato di forte dipendenza.
Può accadere, così, che una persona inizi a utilizzare occasionalmente alcool e cannabis (percepite come meno dannose), e poi si spinga verso sostanze come cocaina e/o eroina, ma accade anche, sebbene più raramente, che una persona possa iniziare da subito con questo tipo di sostanze.
Questo ci fa concludere che non esiste una relazione direttamente proporzionale tra “lo spinello” e “il buco”, ma che, tuttavia, qualunque persona che faccia uso di cannabis, in presenza di fattori di rischio e vulnerabilità possa, poi, essere indotto a far uso di altre sostanze stupefacenti.